Francesca Tirale arpa solista
Francesco Checchini flauto
Daniel Roscia clarinetto
Francesca Davoli fagotto
Tea Pagliarini corno
Davide Moro, Olga Avramidou violino
Sara Zoto viola
Anna Freschi violoncello
Luca Benatti pianoforte
Carlo Emilio Tortarolo direzione
Sette. Un numero con cui gli artisti si sono sempre confrontati, sedotti dalla sua innata completezza. A metà strada fra la musica da camera e la musica orchestrale, il settimino ha sempre incuriosito i compositori che, a partire da Mozart e Beethoven fino a Saint-Saëns e Strauss, hanno affrontato la scrittura per sette elementi. Nel caleidoscopico panorama musicale del Novecento anche i compositori, perennemente a metà fra la tradizione e lo stravolgimento dei canoni passati, si sono confrontati con questa formazione: la Belle-epoque francese di Ravel; la ricerca neoclassica e il tentativo dodecafonico di Stravinskij. Accanto a queste pagine ormai consegnate al repertorio di tradizione, verranno abbinate nuove composizioni e brani della recente produzione cameristica italiana per creare una ideale continuità numerologica e suscitare ipotetici rimandi e dialoghi tra passato e presente.
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Fabio Vacchi (1949)
da Luoghi immaginari | Settimino
Igor Stravinskij (1882 – 1971)
Septet
Antonio Giacometti (1957)
Divertimento I per sette strumenti (prima esecuzione assoluta)
Luca Benatti (1982)
Tratti per sette strumenti (prima esecuzione assoluta)
Maurice Ravel (1875 – 1937)
Introduction et allegro per arpa, flauto, clarinetto e quartetto d’archi
programma eseguito il 3.06.2021 presso il Teatro Tempio (Modena)
Nell’ambito della stagione concertistica di Gioventù musicale Modena